L’operazione è stata condotta attraverso il veicolo Big Energy
Amalfitana Gas, società attiva nel settore della progettazione, costruzione e distribuzione del gas nei comuni della Provincia di Salerno, è stata acquisita da Big Energy, veicolo partecipato pariteticamente da Maria Teresa Mazzitelli e da Viride spa, gruppo italiano indipendente attivo in qualità di advisor, servicer e investitore nel settore dei crediti deteriorati e degli asset da fonti di energia rinnovabile in stato di difficoltà.
Sinora la società faceva interamente capo alla stessa Mazzitelli, attraverso AG Holding srl. Il timone ora passerà ad Alessandro Lamberti, presidente di Viride, che sarà anche presidente della nuova società, e a Pier Luigi De Flammineis, manager corporate strategy di Amalfitana Gas, che ne sarà ora amministratore delegato.
L’operazione è stata parzialmente finanziata da Deutsche Bank, che è stata assistita da Dentons, che ha anche curato la valutazione del quadro regolatorio tariffario applicabile al servizio di distribuzione del gas e il processo di due diligence legale su Amalfitana Gas, i suoi rapporti concessori con gli enti pubblici locali e i contratti in essere con altre parti. Maria Teresa Mazzitelli e Viride sono stati invece assistiti sul piano legale da Orrick, che ha curato la strutturazione dell’operazione e la negoziazione del finanziamento a servizio dell’acquisizione
Amalfitana Gas ha chiuso il bilancio 2022 con un valore della produzione di 8,2 milioni, 6,1 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 3,9 milioni e un debito finanziario netto di 2,7 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 48,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Viride, si diceva, offre assistenza in relazione all’acquisto e alla gestione di asset distressed (comprese attività di due diligence) e investe su crediti garantiti da impianti fotovoltaici e mini parchi eolici, di proprietà di società private o finanziarie in difficoltà tecniche e/o finanziarie. Viride agisce anche con il ruolo di servicer di credito e offre tramite la joint venture Green Vir srl, detenuta da Viride al 50% e da Green Utility al 50%, servizi legali, tecnici, finanziari e di supervisione nel mercato di crediti deteriorati o in sofferenza per il settore delle rinnovabili.
Tra le operazioni di cui è stata advisor in passato c’è per esempio l’acquisto da parte di WRM Group del Portafoglio Luce di crediti deteriorati da 187 milioni e derivanti da contratti di leasing e di prestiti a medio-lungo termine da Mediocredito Italiano (si veda altro articolo di BeBeez). Si trattava di crediti garantiti da 74 impianti fotovoltaici per una capacità complessiva di oltre 85 MW, su un totale di 74 stabilimenti. Oggi , si legge sul sito di Viride, la società prosegue l’attività nel ruolo di special servicer del portafoglio acquisito, fornendo la completa assistenza gestionale. Più di recente, si legge sempre sul sito di Viride, Green Vir srl ha iniziato una collaborazione con illimity Bank e svolge attività di servicing in favore di Glennmont Partners per la gestione di posizioni particolarmente problematiche.
Ricordiamo infine che Viride possiede una quota di minoranza in Fotosintesi spa, società che fa capo per il resto del capitale direttamente e indirettamente a una serie di soggetti attivi nel settore delle energie rinnovabilii, tra i quali Green Utility spa, società leader in Italia nel settore delle energie rinnovabili, fondata da Silvio Gentile (ex Bain & Company). A sua volta Fotosintesi controlla al 97% di UE spa, società titolare di un portafoglio di impianti fotovoltaici, distribuiti in Marche, Abruzzo, Calabria e Lombardia, per una potenza complessiva di 10,1 MWp, e che per il restante 3% è partecipata dal fondo Sustainable Securities Fund (SSF) di Alternative Capital Partners sgr. UE spa ha emesso lo scorso febbraio un infrastructure green bond per finanziare il revamping del portafoglio di impianti e il bond è stato sottoscritto per la maggior parte dal fondo SSF.